Breviario: A

ALGORITMO

L’algoritmo è convenzionalmente definibile come una sequenza finita di istruzioni, ben definita e univoca, tale da poter essere eseguita meccanicamente e tale da produrre un determinato risultato. Questa nozione ha una storia millenaria. Il termine algoritmo pare derivi dal nome del matematico persiano al-Khwarizmi vissuto nel IX secolo, che per primo riuscì a fornire soluzioni esplicite a certi tipi di equazioni. Per secoli quindi questa nozione è stata intuitivamente riferita in diverse aree della matematica a uno specifico stile di dimostrazione per cui la risoluzione del problema matematico avveniva sulla base di un elenco di istruzioni specifiche. Questa definizione tradizionale è, tuttavia, piuttosto generica, poiché ricomprende al suo interno situazioni più disparate e senza alcuna connessione con il settore dell’ICT e dell’IA quali, ad esempio, la ricetta per cucinare una pietanza. 

In ambito giuridico nell’ordinamento nazionale una definizione di algoritmo è stata introdotta dal Consiglio di Stato nella sentenza 7891 del 2021, secondo cui l’algoritmo è «una sequenza finita di istruzioni, ben definita univoca, tale da poter essere eseguita meccanicamente con un elevato grado di automazione e tale da produrre un determinato risultato».

Approfondimenti
Pietrangelo, Nannipieri, Intelligenza artificiale e pubbliche amministrazioni, tra incertezze definitorie, usi disomogenei e giudici supplenti, in F. Falchi, F. Giannotti, A. Monreale et al. (eds.), Ital-IA 2023, Proceedings Ital-IA 2023: 3rd National Conference on Artificial Intelligence, 2023
Baldini, De Benedetto, The open texture of ‘algorithm’ in legal language, in AI & Society, 2024
Fidanza, Sulla distinzione tra intelligenza artificiale e algoritmi, in Rivista di diritto dell’impresa, 202