Breviario: D

DATI PERSONALI

I dati personali sono informazioni che permettono di identificare o rendono identificabile la persona, anche indirettamente. La nozione giuridica di dato personale richiede la compresenza di quattro elementi costitutivi:
(a) l’informazione, cioè il contenuto informativo del dato;
(b) la persona fisica, che è il soggetto cui viene collegato il contenuto informativo; (c) il collegamento, inteso come operazione logica che permette di riferire l’informazione a un soggetto almeno identificabile;
(d) l’identificazione/identificabilità, basata su un attributo o una condizione specifica della persona fisica che assicuri il processo di identificazione (non è sufficiente un collegamento solo in astratto).
A titolo esemplificativo, sono qualificabili come dati personali: il nome e il cognome, il codice fiscale, i dati relativi all'ubicazione ecc.

In forza della diversa rilevanza giuridica per la sfera personale del soggetto cui si riferiscono, il legislatore distingue i dati personali in dati particolari e i dati giudiziari.
I dati particolari (detti anche dati sensibili) sono dati personali particolarmente sensibili sotto il profilo dei diritti e delle libertà fondamentali. I dati giudiziari sono le informazioni contenute nei sistemi informativi giudiziari da cui può dedursi la qualità di imputato o indagato.
I dati non particolari (come categoria residuale rispetto ai dati particolari o sensibili e ai dati giudiziari) sono qualificati dati comuni.

I dati personali possono essere oggetto di “trattamento”. Con questa espressione s’intende qualsiasi operazione o insieme di operazioni, compiute con o senza l'ausilio di processi automatizzati e applicate a dati personali o insiemi di dati personali. A titolo d’esempio, costituiscono trattamento di dati personali: la raccolta, la registrazione, la modifica, la diffusione e l’utilizzo.
Il trattamento dei dati personali è regolato dagli artt. 6.1 e 9.2 del Regolamento generale sulla protezione dei Dati (General Data Protection Regulation -
GDPR) n. 2016/679, che stabilisce un divieto generale di trattamento, salvo i casi in esso indicati che devono rispettare le cosiddette sei “condizioni di liceità”.Tra queste, rileva in particolare il consenso dell’interessato.

L’interessato è la persona fisica alla quale si riferiscono i dati personali.
Nei casi di trattamento dei dati, il titolare è la persona fisica, l'autorità pubblica, l'impresa, l'ente pubblico o privato, l'associazione ecc. che adotta le decisioni sugli scopi e sulle modalità del trattamento; mentre il responsabile è la persona fisica o giuridica alla quale il titolare richiede di eseguire per suo conto specifici e definiti compiti di gestione e controllo. 
I dati particolari (detti anche dati sensibili) sono dati personali particolarmente sensibili sotto il profilo dei diritti e delle libertà fondamentali. Essi ineriscono ad aspetti costitutivi o strutturali dell’identità personale della persona cui si riferiscono e, quindi, necessitano di un più elevato grado di protezione giuridica. Il trattamento di tali potrebbe porre cioè rischi significativi in termini di lesione dei diritti e delle libertà fondamentali dell’interessato. 

Il legislatore nazionale (come pure la letteratura giuridica) utilizza la formula “dati sensibili” per indicare la categoria di dati personali idonei a rivelare l'origine razziale ed etnica, le convinzioni religiose, filosofiche o di altro genere, le opinioni politiche, l'adesione a partiti, sindacati, associazioni od organizzazioni a carattere religioso, filosofico, politico o sindacale, nonché i dati personali idonei a rivelare lo stato di salute e la vita sessuale.
Il GDPR (General Data Protection Regulation) n. 2016/679 include in questa categoria anche i dati genetici, i dati biometrici e quelli relativi all'orientamento sessuale. 
Il GDPR e la normativa nazionale vietano il trattamento di dati particolari o sensibili, perché esso può avere un impatto significativo sulla dignità. Fanno eccezione i soli casi espressamente previsti dalla stessa, tra cui il consenso esplicito dell’interessato; l’esercizio di un diritto in sede giudiziaria; la sussistenza di motivi d’interesse pubblico e la necessarietà di tutelare un interesse vitale.

Approfondimenti
Rodotà, Intervista su privacy e libertà, Roma-Bari, 2005
Finocchiaro, Privacy e protezione dei dati personali, Bologna, 2012
Colapietro, Il diritto alla protezione dei dati personali in un sistema delle fonti multilivello, Napoli, 2018
D'Orazio, Finocchiaro, Pollicino, Resta (a cura di), Codice della privacy e data protection, Milano, 2021