Breviario: I

INTERNET

Con l’espressione Internet (contrazione di interconnected networks, in italiano “reti interconnesse”) si fa riferimento alle c.d. reti di comunicazione elettronica, cioè ad un sistema complesso di apparecchi in origine coincidenti coi soli computer, che attualmente invece include apparecchiature di diverso tipo come televisioni, smartphone o consolle per videogiochi, distribuiti in maniera disomogenea sulla superficie del Pianeta. Sistemi diversi che comunicano tra loro mediante un segnale elettrico trasmesso da mezzi differenti come i cavi originariamente posati per le comunicazioni telefoniche, le fibre ottiche, o anche via etere. Con la medesima espressione si fa anche riferimento all’insieme di dati complessivamente conservati su tutte le macchine connesse tra loro mediante la Rete.
Internet, dunque, è un mezzo di comunicazione che è nato come protocollo per scambiare files tra reti di computer collegate, che utilizzano un linguaggio standardizzato (il cd. Protocollo TCP/IP) e che si è evoluto consentendo di scambiare messaggi elettronici, fino alla nascita del web, ovvero alla possibilità di accedere e connettere in maniera grafica ipertesti.
Si tratta di un mezzo capace non solo di immagazzinare dati precostituiti, ma anche di manipolare e costruire informazioni. Proprio a partire dalla considerazione che qualsiasi dato inserito può essere letto da chiunque sia in rete in cerca di informazioni, si potrebbe sostenere che Internet è un servizio informativo diffuso e permanente, più che un mero mezzo di comunicazione. Seppure mediante strumenti differenti, infatti, è un mezzo che costituisce un unico ambiente, conosciuto come cyberspazio, che rappresenta un reticolo di contatti, uno spazio senza collocazione geografica e privo di costruzione gerarchica.
La vocazione di Internet alla diffusione delle notizie e alla comunicazione, alla costruzione di relazioni pari ordinate e decentrate, alla costituzione di una comunità (virtuale), svela il rilievo “materialmente costituzionale” di questo fenomeno.
Una delle implicazioni politico-istituzionali di questo spazio di libertà è la cd. democrazia elettronica (e-democracy) rappresentata come modello di decisione politica che procede dal basso, dalla base (bottom-up).
Le trasformazioni radicali indotte dall’avvento di Internet sono avversate da quanti guardano invece ad esso, al pari di ogni altro dispositivo o strumento nell’età della tecnica, come una concreta minaccia per il pluralismo, la democrazia e la pace sociale.
Si è osservato, innanzitutto, che il paradigma tecnologico può convertirsi da fattore di liberazione della persona a forza irresistibile e costrittiva della libertà. In questa prospettiva, non è più l’individuo ad esser sovrano ma la tecnologia stessa, che oppone l’automazione all’autonomia, in termini di capacità di autodeterminazione dell’individuo. Si tratta, ad esempio, dei rischi di controllo e sorveglianza, cui i dispositivi della rete possono condurre, e a tutte le inedite e non trasparenti interazioni tra forme di sapere e potere cui la rete inevitabilmente si presta.
La questione più importante diventa quella della regolamentazione del cyberspazio, come spazio di agibilità sociale, economica e politica: è il tema dell’Internet Governance, il governo di internet, inteso come l’adozione da parte dei poteri pubblici, ma anche dei poteri privati, nei loro rispettivi ambiti, di principi, norme, regole, che disciplinano (e condizionano) l’evoluzione e l’uso di internet.
La Internet Governance prevede l'inclusione delle parti interessate nel processo decisionale e nella fase di implementazione di politiche. Dal 1998 la regolazione dei servizi di accesso alla rete è rimessa all’Internet Corporation for Assigned Names and Number (ICANN), un ente no profit di diritto privato, registrato nello Stato della California negli Stati Uniti. Mediante il potere di assegnazione degli indirizzi IP, di identificazione di protocollo e di gestione del sistema dei nomi a dominio di primo livello generico, del codice internazionale e del sistema di root server, svolge la funzione di garantire il funzionamento dei sistemi di identificazione unica di internet, assicurandone la stabilità e la sicurezza; promuove la competizione e la rappresentanza delle comunità globali di internet. È dunque un ente dotato di poteri capaci di incidere unilateralmente sui diritti e sulle libertà che si esercitano a attraverso Internet.

Approfondimenti
Caretti, Cardone, Diritto dell’informazione e della comunicazione nell’era dell’intelligenza artificiale, Bologna, 2024
Albanesi, Valastro, Zaccaria, Diritto dell’informazione e della comunicazione, Milano, 2023
Abba, Lazzeroni, Pietrangelo (a cura di), La Internet governance e le sfide della trasformazione digitale, Editoriale scientifica, 2022
Donati, Internet (diritto costituzionale), in Enciclopedia del Diritto, 2014, 545 ss.
Ruotolo, Internet (diritto internazionale), in Enciclopedia del Diritto, 2014, p. 545 ss.